FAQ – RISPOSTE A DUBBI PIÙ FREQUENTI

Se sono iscritto all’Ordine, ma non svolgo attività giornalistica autonoma, sono obbligato ad iscrivermi alla Gestione Inpgi?
No. L’iscrizione è obbligatoria per chi, iscritto all’Ordine, svolge attività giornalistica in forma autonoma, anche se occasionale o con la formula della cessione del diritto d’autore.

Se io non mi iscrivo alla Gestione Inpgi, mi devo cancellare dall’Ordine?
Se non svolgi attività autonoma non sei obbligato ad iscriverti alla Gestione Inpgi.
La mancata iscrizione all’Inpgi non comporta l’automatica cancellazione dall’Ordine professionale.
Viceversa, se interviene la cancellazione dall’Ordine non puoi iscriverti all’INPGI. Se sei già  iscritto alla Gestione e vieni cancellato o radiato dall’Ordine, perdi il diritto a rimanere iscritto all’Istituto 
 

Sono un giornalista e faccio collaborazioni e consulenze non giornalistiche, sono obbligato all’iscrizione alla Gestione Inpgi?
No, in quanto l’attività svolta non ha carattere giornalistico.

Sono un giornalista che esercita altre attività ma svolgo anche attività giornalistica, come devo comportarmi?
Devi iscriverti all’INPGI, alla quale dovrai versare  i contributi soltanto su quella parte di reddito che sia riconducibile ad attività giornalistica autonoma. In sede di comunicazione del reddito all’INPGI dovrai indicare esclusivamente l’ammontare dei compensi riferiti a tale attività.

Oltre all’attività giornalistica, svolgo anche attività di diversa natura, i cui compensi vengono riportati cumulativamente nello stesso quadro e nello stesso rigo della dichiarazione dei redditi (relativa al lavoro autonomo). Come devo comportarmi quando devo comunicare i redditi da assoggettare a contribuzione?
Al momento della compilazione del modello reddituale da compilare on line devi indicare soltanto la parte di reddito derivante dallo svolgimento di attività giornalistica.
 

Sono un giornalista socio di uno Studio associato all’interno del quale svolgo attività giornalistica, sono tenuto a iscrivermi all’INPGI?
Si, perché la tua attività non è considerata di natura imprenditoriale, ma ha vero e proprio carattere professionale autonomo, e in quanto tale è assoggettabile a contribuzione Inpgi.

Sono un giornalista socio di una società (di persone o di capitali) che svolge attività giornalistica, emetto fatture a nome della società e poi a fine anno mi ripartisco gli utili insieme agli altri soci, devo iscrivermi alla Gestione Inpgi?
No, perché i tuoi redditi non sono fiscalmente considerati derivanti da attività autonoma professionale, ma da attività imprenditoriale. Come tali, ai fini contributivi,  vanno denunciati all’INPS.

Se un giornalista, socio di una società, emette una fattura o ricevuta di pagamento per il lavoro giornalistico svolto (indipendentemente dalla ripartizione degli utili), deve versare i contributi all’Inpgi su quel reddito?
Si, perché in questo caso il reddito esula dagli utili societari e, anche ai fini fiscali, è riconducibile a reddito da lavoro autonomo.

Sono un giornalista iscritto all’Ordine, ho la residenza all’estero e lavoro per committenti stranieri, devo iscrivermi alla Gestione Inpgi?
No, perché il Decreto Legislativo n. 103/96 stabilisce che i contributi debbano essere calcolati e versati   in percentuale al reddito “fiscalmente dichiarato”. Tenuto conto che risiedi all’estero e  non presenti la dichiarazione dei redditi in Italia, non sei obbligato al rispetto delle disposizioni previdenziali vigenti in Italia, ma a quelle dello Stato di residenza. Fanno eccezione i casi di distacco in ambito Unione Europea.

Sono un giornalista e lavoro in Italia per un committente straniero, sono tenuto ad iscrivermi ? Se si, sono tenuto a richiedere anche il 2% al mio committente, per poi versarlo all’Inpgi?
Sì perché, comunque, i redditi derivanti da questa attività sono prodotti in Italia e dichiarati al Fisco italiano. In materia previdenziale anche il committente – sebbene straniero – è tenuto al rispetto delle norme vigenti  nel Paese in cui il reddito viene prodotto.